In questi ultimi anni si è affacciata nel campo delle scienze psicologiche una nuova prospettiva di studio e conoscenza di se: la Visione Transpersonale, supportata e validata dalle scoperte delle nuove scienze quali la Fisica quantistica e la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI). La psicologia transpersonale viene chiamata la Quarta Forza della Psicologia, poiché segue, integra, trascende e include le tre tipologie di psicologie precedenti, la Prima Forza ossia la Psicodinamica che affonda la sua visione di cura nel lavoro con gli istinti sessuali e i bisogni più antichi del sistema psicologico dell’uomo; la Seconda Forza ossia la Psicologia Cognitivo Comportamentale che lavora principalmente sugli aspetti esteriori della psiche e quindi sui pensieri e sugli agiti conseguenti; la Terza Forza ossia la Psicologia Umanistica grazie alla quale nel campo di lavoro per la cura dell’uomo emergono tutti gli aspetti più sottili e sensibili legati alle emozioni, i sentimenti, alla relazione empatica tra paziente terapeuta. Eccoci infine alla Quarta Forza ossia la Psicologia Transpersonale, nella quale la visione si sposta sull’uomo allargandosi e facendosi più comprensiva: si considera infatti che per la guarigione dell’uomo non è sufficiente integrare nel lavoro le parti sopra menzionate e quindi gli istinti, i bisogni, i pensieri, il corpo, le emozioni, ma è necessario comprendere un aspetto trascendente della psiche che riguarda proprio la spiritualità, gli aspetti più profondi e animici di ogni essere umano, la sua anima in contatto con l’anima dell’universo. Transpersonale in termini lessicali indica andare al di là del personale, oltre il personale. Per tradurre in un linguaggio psicologico questa parola, è necessario comprendere la prospettiva da cui la psicologia transpersonale osserva l’essere umano: ognuno di noi cresce costruendosi, oltre a buone risorse e doti, delle barriere protettive che servono a salvarlo, proteggendolo da tutte quelle situazioni dolorose o traumatiche che ogni bambino deve affrontare nei suoi primi anni di vita. Queste reazioni di protezione si cronicizzano in ogni persona e diventano carattere, ossia delle modalità apprese e fisse di rispondere agli eventi del mondo seguendo le regole stabilite da ogni parte protettiva con la quale ogni uomo si identifica come individuo. Questa diventa così la storia biografica di ognuno di noi e il cerchio si chiude con la frase “sono fatto/a così”. Nella visione transpersonale, all’interno dell’uomo, nel suo centro più profondo, esiste un Sè sano, ricco di doti, risorse, forze, competenze. Questo Sè è la parte più autentica ed essenziale di ogni individuo, e rappresenta anche la parte spirituale e sacra di ogni individuo, ossia in grado di mettersi in connessione e comunicazione con il mistico e numinoso universale, dal quale può ottenere informazioni e forza. Questo luogo mistico universale è un campo informato che è in connessione con il Sé di ogni essere umano, in connessione con il Sè di ogni essere vivente, di ogni minerale, di ogni pianta, di ogni animale. In linea quindi con la visione della filosofia perenne e con tutte le antiche tradizioni mistiche di ogni tempo e luogo, esiste un Macrocosmo che rappresenta il divino universale con il quale ogni vivente è in contatto, ogni Microcosmo è in relazione. All’interno dell’essere umano, secondo la Visione Transpersonale, risiede quindi una sorgente spirituale nella quale ogni uomo è sano, totalmente nella forza, a conoscenza di tutto ciò di cui ha bisogno, perfettamente presente e in contatto con le forze universali e spirituali del Macrocosmo. Accedere quindi a questo spazio interiore significa accedere ad un luogo in cui mi posso ritrovare in un attimo senza tempo a sperimentare le più alte potenzialità di me stesso/a e contemporaneamente avere accesso alla Matrix Divinae, (come la definisce Gregg Braden) il campo dalle infinite potenzialità (campo quantico, o Coscienza), che è per sua natura un campo di guarigione dal quale poter attingere tutto il necessario per vivere la grazia presente in ogni istante.