Psicologia Transpersonale

La psicologia transpersonale è definita la quarta forza della psicologia: dopo la psicanalisi di derivazione freudiana, la corrente cognitivo comportamentale e la corrente umanistica, il transpersonale è giunto a fare luce sulle aree dell’esperienza umana, psicologica, emotiva ed energetica che affondano le loro origini nell’esperienza trans-umana e mistica.
Dalle parole di Maslow (uno degli esponenti di spicco della psicologia umanistica che ha proposto e approfondito tra i primi questo nuovo slancio della psicologia): “Dovrei pure osservare che, a mio avviso, la psicologia umanistica, la Terza forza della psicologia, è transitoria, è un prologo ad una Quarta psicologia ancor più ‘elevata’, trans-personale, trans-umana, incentrata sul cosmo anziché sui bisogni e sull’interesse umano, oltrepassante la condizione umana, l’identità, l’autorealizzazione e così via.” (Toward a Psychology of Being (1968), Abraham Harold Maslow (1908-1970).

La Psicologia transpersonale quindi, seguendo la definizione di Charles Tart, opera per la realizzazione del Sé, ossia per il risveglio della natura spirituale e profonda di ogni essere umano, permettendogli di trascendere la propria storia personale e contattare l’inconscio collettivo e oltre, le forze mistiche presenti del mondo del trascendente, in modo da completare la realizzazione personale ben oltre i costrutti personologici, mentali e materiali a cui la psicologia era abituata fino a quel momento.

Il termine transpersonale è stato utilizzato nel campo della psicologia per la prima volta da Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi (nella definizione di psicosintesi dello stesso Assagioli:”Un metodo di auto-formazione e realizzazione psico-spirituale per tutti coloro che non vogliono accettare di restare schiavi dei loro fantasmi interiori e degli influssi esterni, di subire passivamente il gioco delle forze psicologiche che si svolge in loro, ma vogliono diventare padroni del proprio regno interiore.” Roberto Assagioli), e in seguito da Carl Gustav Jung, ad indicare quindi i reami dell’esperienza psichica che si estendono ben oltre l’esperienza individuale e con i quali l’essere umano può mettersi in contatto per il risveglio delle qualità intime del proprio Sé interiore. In questa direzione quindi il lavoro transpersonale si estende nella direzione della consapevolezza e dell’esperienza spirituale volte all’equilibrio e al trascendimento delle proprie istanze psichiche, in particolare quelle connesse alle ferite e alle cronicizzazioni dei traumi passati.

Il percorso dell’Eroe in viaggio che si appresta ad affrontare il percorso transpersonale, lo porterà ad osservare senza giudizio i significati psicologici, emotivi, energetici della sua storia personale e a lasciare la strada conosciuta verso una nuova libertà, grazie alla quale abbeverarsi alla fonte del Sé supremo, da tutte le antiche tradizioni mistiche riconosciuto come il divino universale, grazie al quale trascendere e includere la via della mente duale per risvegliarsi all’Unità della Legge Universale (esattamente come tutte le antiche vie mistiche insegnano. Il transpersonale, infatti, affonda le sue radici “sulle spalle dei giganti”, le tradizioni mistiche che, dal principio della civiltà, accompagnano l’uomo a risvegliarsi alla connessione con l’intelligenza divina universale).

In Italia l’approccio transpersonale in psicologia è divulgato in ambiente accademico dall’Integral Transpersonal Institute, una società nata nel 2010 per diffondere la visione transpersonale nel mondo, anche e soprattutto attraverso la formazione di medici, psicologi e counsellor (http://integraltranspersonallife.com/chi-siamo/).
L’ITI è una società nata dal volere del Dott. PL Lattuada e sostenuta da centinaia di professionisti formati presso l’istituto.
(qui il link al manifesti integrale della visione transpersonale: http://integraltranspersonallife.com/il-manifesto-transpersonale/)